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Pistoia
Circondata da mura alte 15 metri, munite di torri e bastioni
(il Bastione Ambrogi e il bastione Thyrion si vedono tuttora)
Pistoia ha anche una fortezza medicea (Santa Barbara) dentro
la quale in estate si va a vedere il cinema all’aperto.
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Si
accede alla città attraverso quattro porte, porta Lucchese, porta
Carratica, porta Al Borgo e Porta San Marco (i rioni cittadini
prendono il loro nome dalle porte). Da qualunque porta entrerete
potrete passeggiare tranquillamente per le viuzze del centro,
ammirare architetture ed effigi, o fare compere. Il sabato ed il
mercoledì mattina sono giorni di mercato, un mercato dove potrete
trovare di tutto alimenti, vestiti oggetti. Tutti i giorni nella
piazzetta della Sala mercato di frutta e verdura, e non perdetevi il
banchino dove una vecchia signora vende uova fresche ed acqua “che
lava la paura”.
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La Sala, è una delle piazze più
antiche della città. Il nome deriva dalla voce longobarda con cui
all'epoca si indicava il palazzo dell'amministrazione pubblica. In
età comunale la Sala divenne il luogo degli scambi e del commercio,
funzione che ancora oggi conserva. Il ricordo di queste diverse
attività sopravvive ancora nei nomi delle strade e piazze vicine:
via del Cacio, via dei Fabbri, degli Orafi, del Lastrone, che prende
il nome dalla grande pietra su cui veniva venduto il pesce, e piazza
degli Ortaggi. Nel mezzo di quest’ultima il “Giro del sole”
dell'artista pistoiese Roberto Barni. Tra gli uomini illustri
che naquero a Pistoia si deve almeno citare il poeta e giurista Cino
da Pistoia, Giulio Rospigliosi (1600-1669) divenuto papa col nome di
Clemente IX, lo scultore Marino Marini (1901-1980) e l'architetto
Giovanni Michelucci (1891-1991).
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Interessante nel mese di
luglio “Pistoia blues” dal 1980 un evento per gli amanti del genere,
grandi grandi artisti e performance entusiasmanti. (nel 1980, Fats
Domino, Alexis Corner, BB King, Muddy Waters, nel 2004 Steve
Winwood, Richard Johnston, Jono Manson, Guy Davis,
Santana).
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Molte ed in generale ottime le trattorie, da
Iccio Trattoria dell’Abbondanza, Enoteca la Bottegaia, Dada
(creativo con bella ambientazione - la piazza del vecchio ospedale
con vista sulle famose maioliche). Più easy ma ottimo ed un pò
etnico, sempre vicino al vecchio ospedale, il caffé "La Corte" con
saletta interna e corte appunto, a pranzo ottimi piatti. Aperto solo
a cena, da provare, l'Enoteca Baldovino.
E se volete spendere poco e mangiare bene, nella
zona industriale, facilmente raggiungibile anche a piedi, ogni bar
ha menù a prezzo fisso cucinati a dovere.
Se poi avete voglia di salire sulle colline,
ottima cena alla Via dell’Orto (Cireglio), cibo genuino e pizza
squisita andando verso Maresca, a "Il Capriccio" in località Tafoni
(funghi squisiti anche crudi e pesce di altissimo livello prenotando
qualche giorno prima e scegliendo il menu insieme alla Signora
Maria) e se proprio siete di quelli a cui piace cercare (e trovare)
arrivate fino a Pracchia e pranzate da Melini (antipasto memorabile
e ottimo tutto il resto, incluso apparecchiatura servizio e
prezzo).
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